Viaggiare con gli animali
Prima di partire
Recati dal veterinario di fiducia per un check–up generale dell’animale; potrai così assicurarti che l’animale è nelle condizioni di salute migliori per affrontare il viaggio e potrai informarti sulla situazione sanitaria del luogo di destinazione
Porta con te i documenti necessari per il viaggio (libretto sanitario correttamente compilato e aggiornato dal veterinario di fiducia), passaporto, necessario per viaggiare al di fuori del territorio italiano, documenti/certificati sanitari richiesti dal paese che visiterai
Prepara non solo la tua valigia, ma anche quella del tuo amico, portando gli oggetti indispensabili per il suo benessere, (cibo abituale/ farmaci abituali/giochi preferiti/indumenti familiari/guinzaglio/museruola/sacchetti igienici/lettiera) e magari chiedi al veterinario come creare un piccolo kit di primo soccorso da avere sempre a portata di mano
Se il tuo animale ha una natura ansiosa e tende a stressarsi durante i viaggi è bene concordare preventivamente con il veterinario la terapia migliore per alleviare i sintomi di un possibile malessere
Informati correttamente sulle condizioni di trasporto previste per legge sul territorio italiano o al di fuori di questo, se si viaggia per mare, su gomma o si vola (leggi la paginaTrasporto degli animali d’affezione).
Auto
Molte persone, me compresa, preferiscono portarsi in vacanza/gita i propri animali.
Voglio farvi delle premesse che possono sembrare inutili ma a volte possono causare incidenti indesiderati.
1- La prima cosa su cui vorrei poneste attenzione è il corretto trasporto in macchina.
In auto
In Italia l’art. 169 del codice della strada consente di portare liberamente in auto un cane o un gatto, o un numero superiore di animali, purché custoditi nell’apposita gabbia o contenitore, oppure nel vano posteriore appositamente diviso da una rete o simili (dal sito della Polizia Stradale).
Come vedete non parla di cintura di sicurezza l’articolo in questione, se sono omologate potrebbe andar bene in linea teorica ma nel codice stradale non è contemplato.
La mia raccomandazione è di bloccare con le cinture i trasportini nei sedili posteriori per evitare che si muovano troppo in caso di frenate brusche.
E’ importante anche la scelta dei trasportini; non prendetelo troppo piccolo…il vostro animale si deve poter muovere e girare dentro; mettete una traversina assorbente per eventuali bisogni e non mettete ciotole di acqua che si potrebbe rovesciare bagnando il cane/gatto. Tenete l’animale almeno due ore prima a digiuno.
2-
Durante i viaggi lunghi può essere utile programmare soste regolari per consentire al cane di scendere dall’automobile e sgranchirsi i muscoli oppure per fare i suoi bisogni.
Un passeggiata una volta giunti a destinazione, può aiutare a ridurre l’ansia e la paura. In generale, l’associazione del viaggio a un attività piacevole aiuta l’animale a ridurre lo stress.
3- Viaggiando in automobile, se possibile, è meglio evitare le ore più calde della giornata e limitare l’uso dell’aria condizionata! I colpi di calore o gli sbalzi di temperatura, infatti, sono pericolosi per voi e per i vostri amici. A tale proposito, tenere il finestrino parzialmente aperto per favorire il ricambio d’aria può essere una buona soluzione, senza nemmeno far prendere bruschi sbalzi di temperatura. Mi raccomando di non tenere il cane con la testa fuori dal finestrino per evitare che prenda vento/freddo alle orecchie.
4-Prima di affrontare un luogo viaggio è utile abituare l’animale agli spostamenti in auto iniziando con brevi tragitti per poi e aumentare gradualmente le distanze e la durata del viaggio e cercate di associare il viaggio a un’attività piacevole (gioco, gratificazione) per ridurre paura e stress.
5-In auto bisogna portare la ciotola per l’acqua e un piccolo asciugamano per rinfrescare il vostro animale in caso di necessità. Inoltre, avere a disposizione un gioco o una coperta che l’animale abitualmente utilizza può aiutare a rendergli l’ambiente familiare
6-Un buona consuetudine è quella di guidare il più dolcemente possibile, evitando accelerazioni e frenate non necessarie. Il mal d’auto o cinetosi è un problema comune, più di quanto si possa pensare, al quale i cuccioli sono più predisposti. I segni tipici della cinetosi sono: agitazione, affanno, salivazione eccessiva, eruttazione e vomito. Il medico veterinario può prescrivere farmaci efficaci, sicuri e privi di effetti indesiderati, che devono essere somministrati prima del viaggio.
NAVE/TRAGHETTO
Numerose compagnie di navigazione consentono l’accesso di animali a bordo, ma è comunque opportuno informarsi in anticipo sul regolamento della compagnia scelta per il viaggio e sulla possibilità di portare in cabina il nostro amico a quattro zampe. Alcune richiedono il certificato di buona salute redatto dal medico veterinario oltre al documento di identità che deve accompagnare l’animale in ogni suo spostamento.
Analogamente al viaggio in aereo, anche in nave o traghetto l’animale che viaggia nel trasportino deve poter stare in posizione comoda, potersi girare e accucciarsi. Il trasportino deve essere ben aerato, impermeabile, resistente e nel fondo può essere presente un telo e/o altro materiale assorbente.
Attenzione al mal di mare! Il vostro veterinario potrà consigliarvi sui rimedi da adottare per prevenirlo.
TRENO
con Trenitalia
Con Trenitalia è possibile viaggiare con il proprio cane, sia di taglia piccola che grande, gatti ed altri piccoli animali domestici in prima e seconda classe. Nelle carrozze ristorante/bar non è consentito l’accesso agli animali.
Consulta:
Trenitalia – Se viaggi con il tuo animale
con Italotreno
Anche a bordo di Italotreno è possibile trasportare animali domestici di piccola e grande taglia, gatti e altri animali da compagnia.
Il Ministero della salute ha messo a disposizione per i viaggiatori di Italotreno un decalogo del buon proprietario.
Ministero della salute. Il decalogo del buon proprietario che viaggia su Italo
Consulta:
Italotreno – Animali
I cani guida viaggiano gratuitamente su tutte le categorie di treni.
AEREO
Nella mia esperienza non è cosi facile trovare compagnie aeree che consentano di trasportare animali. Io ho volato da Londra e l’unica compagnia che ho trovato era Alitalia, ma sono attrezzati per effettuare tutti i controlli prima dell’imbarco solo a Heathrow.
ALITALIA– Animali di piccola taglia (10 kg trasportino compreso) possono viaggiare in cabina, non più di uno o due per volo. Animali di peso superiore devono essere sistemati in stiva.
AIRONE– Non accetta nessun tipo di animale, né in cabina, né in stiva.
AIR FRANCE– Sono ammessi in cabina animali – cani e gatti – il cui peso comprensivo di trasportino non superi gli 8 chili. Animali di peso superiore in stiva. I cani e i gatti con il muso schiacciato (e che quindi respirano con più fatica) come Carlino, chow-chow, Mastino e fra i gatti ad esempio l’Himalayano e il Persiano possono viaggiare sugli aerei cargo.
BRITISH AIRWAYS– Nessun animale è accettato in cabina (tranne i cani guida per i non vedenti). Tutti devono viaggiare in stiva.
RYANAIR Non accetta nessun tipo di animale, né in cabina (tranne i cani guida per i non vedenti), né in stiva.
EASYJET-Non accetta nessun tipo di animale, né in cabina(tranne i cani guida per i non vedenti), né in stiva.
LUFTHANSA –Cani e gatti di piccola taglia possono essere trasportati in cabina, ma il loro peso complessivo non deve superare gli 8 chili. Gli altri amici a 4 zampe di peso superiore devono essere sistemati nella stiva, in una zona climatizzata,
AIR TRANSAT– Solo cani e gatti e solo per il trasporto in stiva. Le gabbie per il trasporto devono essere approvate dalla IATA e consentire all’animale di poter stare in piedi. Il costo è di 275 dollaria tratta più 30 dollari per la visita veterinaria.
WIZZAIR– Non accetta animali, tranne i cani guida per i non vedenti.
VUELING –Nella compagnia spagnola nessun’animale viaggia in stiva, ma tutti in cabina. Sono ammessi solo cani, gatti,uccelli (esclusi rapaci), pesci e tartarughe da acquario. Il peso non deve essere superiore agli 8 chili.
Tuttavia non esistono regole generali comuni per l’accesso a bordo dell’aeromobile di cani e gatti a seguito del passeggero. Ogni compagnia, infatti, può stabilire caratteristiche diverse, ad esempio, per la tipologia e le dimensioni del trasportino o per il numero degli animali accettati in cabina, può decidere di accettarli solo per alcune tratte (iberia e vueling non li accettano da Uk all’italia per esempio) Per questo motivo è necessario contattare le compagnie.
I cani di media o grande taglia viaggiano, solitamente, nella stiva pressurizzata all’interno di apposite gabbie rinforzate. In questo caso, è bene che l’animale sia già abituato al trasportino o alla gabbia.
Il trasportino deve consentire all’animale di stare in una posizione comoda, di potersi girare e di accucciarsi; deve essere ben aerato, impermeabile, resistente e nel fondo può essere presente un telo e/o altro materiale assorbente. L’animale non deve avere né guinzaglio né museruola. Questi accessori non devono essere lasciati all’interno del trasportino.
Prima di partire è bene consultare il medico veterinario per verificare lo stato di salute dell’animale e valutare l’opportunità di somministrargli tranquillanti o antiemetici.
A ridosso della partenza non deve mancare l’acqua, mentre è sconsigliabile somministrare il pasto.
Infine, è importante verificare se il volo prenotato preveda scali in Paesi di transito con cambi di compagnia aerea o di velivolo. L’animale, infatti, corre il rischio di essere bloccato nel Paese di transito per eventuali controlli sanitari. Inoltre, i trasferimenti da un aeromobile ad un altro possono comportare stress e rischi. Pertanto, è buona regola informarsi preventivamente anche sugli obblighi sanitari del Paese di transito e non solo di quelli relativi al Paese di destinazione.
I cani guida per non vedenti possono viaggiare con il proprietario purché muniti di museruola e guinzaglio.
Questo è il sito di riferimento:
IATA > Traveler’s Pet Corner
Viaggiare in Europa
Le indicazioni fornite riguardano esclusivamente cani, gatti e altri animali da compagnia che dall’Italia viaggiano all’estero a seguito dei loro proprietari o responsabili designati dagli stessi. Non riguardano pertanto i movimenti di animali destinati alla vendita o al trasferimento di proprietà, comprese le adozioni. Per questi casi occorre seguire le procedure previste per i movimenti a carattere commerciale.Dal 29 dicembre 2014 è entrata in vigore la nuova normativa sanitaria (Regolamento UE 576/2013 e Regolamento UE 577/2013) dell’Unione europea che disciplina la movimentazione non commerciale degli animali da compagnia tra i Paesi membri dell’Unione europea.Tali norme sono essenziali per proteggere la salute pubblica e animale, con particolare attenzione alla prevenzione della rabbia e contribuiscono a contrastare i traffici illegali di animali da compagnia, senza porre ostacoli non giustificati agli spostamenti all’estero con gli animali da compagnia.In generale, a scopo precauzionale si raccomanda di iniziare le procedure con congruo anticipo rispetto alla data prevista per la partenza, considerato che possono richiedere anche diverse settimane.
La movimentazione dei cani, gatti e furetti al seguito dei viaggiatori dall’Italia verso gli altri Paesi dell’Unione europea è possibile alle seguenti condizioni:
Cani, gatti e furetti devono essere identificati da un microchip (trasponditore) o tatuaggio chiaramente leggibile, se apposto prima del 3 luglio 2011
Cani gatti e furetti devono essere accompagnato da un Passaporto europeo:
1. conforme al modello previsto dalla Parte1 dell’allegato III del regolamento di esecuzione UE 577/2013
2. compilato e emesso dal Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria locale; che riporti il codice alfanumerico del microchip o del tatuaggio e attesti l’esecuzione della vaccinazione contro la rabbia e, se del caso, di una nuova vaccinazione antirabbica in corso di validità
3. che riporti una dichiarazione scritta del proprietario nel caso in cui una persona autorizzata effettui il movimento non commerciale dell’animale su delega scritta del proprietario
Cani, gatti e furetti devono essere vaccinati contro la rabbia da un veterinario, ai sensi dell’Allegato III del regolamento UE 576/2013:
1. l’animale deve avere almeno 12 settimane al momento della somministrazione del vaccino
2. la somministrazione del vaccino non deve essere precedente alla data di identificazione o di lettura del microchip
3. il periodo di validità della vaccinazione decorre dal 21o giorno dal completamento del protocollo vaccinale della prima vaccinazione e ogni successiva vaccinazione deve essere eseguita durante il periodo di validità della precedente.
Si consiglia vivamente, inoltre, a chi intendesse viaggiare con il proprio animale da compagnia di età inferiore alle 12 settimane e non vaccinato nei confronti della rabbia o che abbia tra le 12 e le 16 settimane e che, seppur vaccinato, non soddisfi ancora i requisiti di validità della vaccinazione di cui all’allegato III, punto 2, lettera e) del regolamento ( UE) 576/2013, e pertanto non sia ancora protetti nei confronti della malattia, di consultare sul sito della Commissione europea la paginaYoung Animals dove sono riportate le posizioni dei Paesi membri rispetto alla concessione o meno della deroga prevista per le introduzioni nei loro territori di tali cuccioli, al seguito del proprietario o della persona autorizzata dal proprietario. In questo caso gli animali, se non sono accompagnati dalla madre da cui sono ancora dipendenti durante il movimento, possono essere introdotti nel Paese che concede tale deroga solo se scortati dalla dichiarazione, di cui all’allegato I, parte 1, del Regolamento (UE) 577/2013, del proprietario o della persona autorizzata; come si evince da tale documento nell’attestazione devono essere riportati gli estremi del microchip e il numero del passaporto. Pertanto il passaporto deve essere rilasciato ai proprietari dei cani, dei gatti e dei furetti, che ne facciano richiesta, anche in assenza di vaccinazione antirabbica, se ovviamente il proprietario intende recarsi con il proprio animala verso uno dei Paesi europei che concedono la deroga di cui sopra per i cuccioli e l’hanno notificata.
Il numero massimo di animali da compagnia (cani, gatti e furetti) che possono accompagnare il proprietario o la persona autorizzata per ogni singolo viaggio è pari a 5 animali (articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (UE) 576/2013). In deroga e nel rispetto di determinate condizioni, il numero massino di animali da compagnia (cani, gatti e furetti) può essere superiore a cinque qualora il movimento a carattere non commerciale avvenga ai fini della partecipazione a competizioni, mostre, o eventi sportivi oppure per allenamenti finalizzati a tali eventi (articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (UE) 576/2013).
Quando il numero massimo degli animali da compagnia (cani, gatti e furetti) è superiore a cinque, e non sussistono le condizioni della deroga occorre rispettare i requisiti prescritti dalla Direttiva 92/65/CEE, e successive modifiche, affinché siano soggetti ai controlli veterinari previsti dalla direttiva 90/425/CEE e successive modifiche.
Di norma il proprietario o la persona autorizzata l’animale dovrebbero accompagnare l’animale durante il viaggio. Tuttavia, per motivi debitamente giustificati e documentati, lo spostamento dell’animale può avvenire fino a cinque giorni prima o dopo rispetto al movimento del proprietario o della persona autorizzata, oppure in un luogo fisicamente diverso da quello occupato dal proprietario o dalla persona autorizzata
Per i viaggi verso la Finlandia, il Regno Unito, l’Irlanda, Malta e la Norvegia è necessario il trattamento dei cani contro l’echinococco, secondo le modalità e i tempi descritti dal Regolamento UE 1152/2011:
1. il trattamento deve essere somministrato da un veterinario in un lasso di tempo compreso tra le 120 ore e le 24 ore prima dell’arrivo previsto
2. il trattamento deve essere certificato dal veterinario che lo somministra nell’apposita sezione del passaporto del cane
Viaggiare fuori dall’UE
Quando la meta del viaggio è un Paese terzo, che non fa parte, cioè, dell’Unione Europea, possono essere richieste particolari requisiti sanitari e ulteriori documenti rispetto a quanto previsto per i Paesi dell’Unione. Inoltre, le condizioni sanitarie possono variare a seconda della destinazione. È dunque opportuno reperire le informazioni necessarie contattando l’ambasciata del Paese terzo in Italia oppure rivolgendosi direttamente al servizio veterinario della Asl di appartenenza competente per l’eventuale rilascio della certificazione sanitaria necessaria.
È utile ricordare che in alcuni Paesi Terzi sono in vigore leggi molto severe che possono prevedere, ad esempio, periodi di quarantena e, quindi, la separazione dell’animale dal proprietario anche per lunghi periodi. Per questo motivo può essere utile acquisire le informazione anche con cinque o sei mesi di anticipo.
Per ulteriori informazioni vi consiglio di consultare il sito http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?area=cani&menu=viaggiare che vi fornirà per ogni paese le informazioni dettagliate!